Preghiera Mariana
Maria, tu hai competenze discepolari. Non è strano: oltre
al magistero del maestro, c’è quello del discepolo.
Tu, o madre, mostri, al massimo grado,
come si vive il discepolato di Cristo:
come si pratica il suo Vangelo,
come lo si iscrive tra i criteri di decisione,
come lo si assume come stile di vita.
Accanto alla competenza dell’insegnare c’è l’imparare.
L’imperativo di Gesù a considerare solo lui
come maestro è l’atto fondativo
della nostra permanente condizione di discepoli.
«Discepolo» è il nostro nome, come «Maestro» è il nome
di Cristo. Dinanzi agli occhi credenti dei cristiani
e delle cristiane di oggi c’è l’icona di Maria Discepola
a ricordare che il Maestro viene prima di tutti e tutte.
Tu, cara Madonna, lasci nell’anima dei discepoli di Gesù
l’eco santa di quando dicesti ai servi delle nozze
di Cana (per qualcuno il tuo “testamento spirituale”):
«Fate quello che egli vi dirà» (Gv 2,5).
Di fatto, la Chiesa è sempre discepola:
perciò da cristiani siamo sempre alla scuola di Gesù,
Maestro contemporaneo. E' all’interno della comunità
dei discepoli che Gesù sceglierà poi i Dodici...
